martedì 5 gennaio 2010

La storia del cammello nel deserto

Oggi voglio parlarvi di un cammello che doveva viaggiare nel deserto insieme al suo padrone e ad altri cammelli. Lui si chiamava Gigi ed era il cammello più giovane che il padrone possedesse. Valeva certamente una fortuna rispetto agli altri cammelli, e questo attirò verso di se un po' di invidia e gelosia.
Si avvicinò il giorno in cui si ci doveva preparare per fare un lungo viaggio nel deserto: il viaggio era così lungo che ci sarebbero voluti 3 mesi per completare il viaggio. Il padrone infatti era un mercante, e doveva recarsi dall'altra parte del deserto per fare provviste per la stagione fredda che si stava avvicinando. Mentre Gigi riposava, gli altri cammelli confabulavano contro di lui:
<<Che ne pensate? Facciamo finta di essere zoppi quando sarà il nostro turno, così noi ci riposeremo e Gigi porterà il peso fino a che non sarà così sfinito da non poter continuare il viaggio>> 
<< Buona idea! >> rispose un altro cammello. 
<< Ma no ragazzi che state dicendo? Non è giusto... alla fine lui non ci ha fatto niente di male. Forse saremo fortunati e il padrone se lo venderà nel paese che dovremo raggiungere >>. Diceva così per cercare di salvare il povero Gigi dalle grinfie degli altri cammelli. Ma essi non gli diedero corda e decisero di fare così.

Arrivato il giorno della partenza i cammelli fecero rifornimento d'acqua e al momento di partire, fecero finta di avere male alle zampe. Così il padrone sellò Gigi e iniziarono il viaggio nel deserto. Ogni notte si fermavano per riposare e riprendevano il viaggio il giorno successivo. E ogni giorno era la stessa storia... per quasi metà del viaggio, infatti, questi cammelli avevano sempre male alle zampe. E Gigi ogni giorno portava in groppa il suo padrone, ma tuttavia questo andazzo gli stava facendo del male. Non riusciva più a correre come prima, e la sua schiena iniziava a risentire i pesi di tutti quei giorni di viaggio. 

Erano quasi giunti alla fine del viaggio quando Gigi si accasciò a terra ormai stanco delle fatiche di due mesi e mezzo di viaggio. Aveva fatto tutto lui e gli altri si erano fatti le vacanze a sue spese. Ora rimanevano poche centinaia di chilometri da percorrere ma il padrone non poteva di certo prendersi cura del cammello che per mesi lo aveva portato in groppa. Doveva infatti arrivare lì prima della chiusura dei mercati altrimenti la sua famiglia sarebbe rimasta a secco di vivande per la stagione fredda. Gigi fu abbandonato nel deserto e il padrone arrivò nel paese qualche giorno dopo. I 4 cammelli furono premiati quando il padrone disse la città di provenienza: venne dato loro, infatti, tanto cibo e acqua.

Gigi era ormai in fin di vita, quando passò una persona e lo vide lì per terra. Egli non aveva acqua sufficiente neanche per lui ma non si risparmiò, e ne diede un po' anche al povero cammello. Tra tanti stenti e sacrifici anche lui arrivò alla città e iniziò a cercare il suo padrone ma non lo trovò più. Passò giorni bui alla ricerca dei suoi compagni, del suo padrone ma niente.. ogni giorno era sempre più un fallimento. 

Ma un giorno, il capo di quel paese venne a sapere della storia del povero Gigi e riuscì a rintracciare il suo padrone e i cammelli. Il padrone fu ammonito severamente e fu costretto a pagare una grossa multa poichè aveva abbandonato il cammello. Gigi invece fu premiato e rimase alla corte del principe per tanti, tantissimi anni. Egli veniva trattato come un re, ogni giorno gli portavano tanto cibo e tanta acqua. 

E gli altri cammelli? Morirono per l'invidia! Quel loro gesto non solo non aveva danneggiato Gigi, ma aveva fatto si che potesse anche avere la meritata ricompensa per tanto lavoro.

Ed anche voi, come il cammello, non sconfortatevi. Anche se il vostro duro lavoro non verrà apprezzato da chi vi guida anzi, verrà messo in ombra facendo risalire chi ha meno lavorato non preoccupatevi: prima o poi anche il padrone verrà rimproverato e voi avrete i giusti meriti per le vostre azioni.

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