lunedì 10 agosto 2015

Spiragli di cultura - letture sotto l'ombrellone

Cari amici, dopo una breve assenza di circa due anni e mezzo (breve inteso in senso biblico :D ) ho deciso di riprendere in mano questo blog con l'obiettivo di affidarci qualche pensiero più culturale e riprendere, magari, anche a pubblicare qualche scritto.


Questa mattina, nel fare la mia rassegna di quotidiani, sono rimasto piacevolmente colpito da un articolo/intervista al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che non ha mancato di divagare sulla cultura e di dare ai giovani qualche consiglio di lettura. 

«Esclusa la poesia elisabettiana e le spy story - sorride Mattarella, stando al gioco - mi interessano e ho “frequentato” tutti i generi che lei ha indicato e attribuito alle preferenze dei vari presidenti. Vi manca un po’ forse la narrativa, cui pure faccio ricorso. “Frequento” anche la poesia: questa evoca, sollecita, suggerisce intuizioni, aiuta a comprendere molto di se stessi e degli altri, e del mondo che ci circonda. I versi di Giuseppe Ungaretti dal fronte della Grande guerra ne fanno comprendere la realtà anche più di alcune rievocazioni storiche. Vorrei aggiungere, infine, che non so quanti nostri concittadini si rendano conto di quanto numerosi siano i modi di dire del parlare quotidiano contenuti nei versi della Divina Commedia ...». 
E ai giovani che cosa consiglierebbe di leggere, oggi, per dotarsi di qualche buon antidoto nel clima di generale indifferenza e cinismo e per indurli a «sperare malgrado la disperazione»? 
«Potrei ripetere, con molto rispetto per le scelte di ciascuno, quel che dico ai miei nipoti adolescenti: i libri sono un giacimento sterminato per comprendere la vita e attraversarla... Cominciate con Dostoevskij, cari ragazzi». (1)
Che bella la frase che ha usato:  "i libri sono un giacimento sterminato per comprendere la vita e attraversarla". In effetti chi ha fatto l'esperienza di leggere un libro può sicuramente dire che c'è del vero nella frase del nostro Presidente. L'uomo che inizia la lettura di un libro non sarà mai lo stesso che ne chiuderà la copertina una volta concluso. 

La cultura italiana, in questo momento storico, non vive certamente uno dei suoi momenti migliori. Il livello basso lo si può intuire facendo un giro nel web o, piuttosto, seguendo i dibattiti televisivi che di tanto in tanto fanno da (pessimo) contorno alla cena degli italiani. Rimpiangere quasi i periodi in cui si discuteva (a volte anche a suon di vergate) per difendere il proprio ideale (qualsiasi esso sia). Sicuramente quindi è una cosa positiva quella del Presidente Mattarella che proponendo un autore per le letture estive, infrange questo silenzio culturale.

E quindi, a voi la parola. Avete già letto un libro di Dostoevskij? Se si quale?
A presto.
Alfonso

Appendice


  1. http://www.corriere.it/cultura/15_agosto_10/mattarella-ragazzi-partite-dostoevskij-libri-un-presidente-24aae7c8-3f2d-11e5-9e04-ae44b08d59fb.shtml

2 commenti:

  1. Io ho letto Delitto e Castigo, e l'ho trovato superbo.
    È un grande classico, una delle migliori opere, e ciò che è meglio, è onesta.
    Vengono posti dilemmi morali che si farebbe presto a definire troppo ingombranti, ma che subito catturano il nostro sguardo etico. Fino a quando, poi, ci immedesimiamo, con quei dilemmi, insieme alla psicologia dei personaggi la quale non è mai complicata, eppure è vera, quindi complessa.
    Conoscendoti, potrei dire che se lo leggerai, una volta finito, se non diventerà il tuo libro preferito, ci andrà molto vicino.
    un saluto,
    R.G.

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    1. Grazie per il consiglio, l'ho appena acquistato in formato Kindle su Amazon :D Chissà che tra qualche tempo non mi troverò a darti ragione!

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