domenica 3 giugno 2012

Polemiche contro il Santo Padre per la visita a Milano

Carissimi Lettori

molti Italiani dimostrano una dote innata verso l'economia (altrui). Devo riconoscere che ho sempre incontrato persone molto valide a fare i conti in tasca (degli altri). Non mi si critichino le parentesi, è la pura verità. Un'ultima dimostrazione è stata toccata in queste ultime ore, grazie all'Incontro Mondiale delle famiglie presieduto dal Papa. Una tre giorni, a mio modesto parere, molto importante visto le minacce che corre la famiglia (qualsiasi famiglia) al giorno d'oggi. 
Un altro avvenimento, tuttavia, ha l'obbligo di essere citato: il terremoto in Emilia Romagna, che ha causato distruzione e morte in una terra certamente meta turistica dell'estate. Nonostante i migliaia di commenti idioti (anche di alte personalità che dicono di rappresentare il paese), l'attenzione si è andata a concentrare su due eventi imminenti. Il primo, la parata del 2 giugno. Il secondo, preso ancor più di mira, la visita del Papa a Milano.

Le polemiche sono iniziate appena dopo il terremoto: "annullate la visita del Papa e date il ricavato all'Emilia". Altri link, su Facebook, tuonavano: "Il Papa ha pregato per le vittime del terremoto: il Dalai Lama ha donato 50.000 euro". Classiche polemiche sterili, di una società poco istruita (basterebbero 10 minuti di ricerche sul web per trovare notizie attendibili) ma sempre più anti cristiana. Facciamo un po' di ordine:
- Il Papa non se ne è stato solo con le mani in mano: ha inviato ben 100.000 euro (cifra doppia rispetto alla tanto famosa cifra del capo orientale) per i bisogni dei terremotati. Se ne è sentito leggermente parlare.
- La CEI ha devoluto dai fondi dell'8 per mille, 3 milioni di euro come contributo iniziale (questo significa che non tarderanno altri interventi economici a favore delle zone colpite dal terremoto). 
- La Chiesa, come spesso accade, è la prima a farsi carico dei problemi della gente: noi abbiamo notizie dei 3.1 milioni di euro (tra il Papa e la CEI) ma tanti altri fondi sono stati stanziati dalle Chiese locali per far fronte all'emergenza.

Insomma, sono quasi quattro i milioni di euro donati (più la manodopera di tantissime altri fedeli che sostengono altri terremotati) e ancora si discute sulla visita del Papa a Milano costata non si sa quanti miliardi di euro. Anche qui, partiamo con una precisazione:
- L'evento è stato organizzato già da tempo: non si può annullare un evento del genere a pochi giorni dal suo inizio, anche perché il VII incontro mondiale delle famiglia, come dice stesso il termine, non è una festa di borgo, ma appunto un evento di carattere MONDIALE. Milioni e milioni di persone si sono riversate per Milano, e la visita del Papa ha scaturito un po' di sano turismo, mettendo l'Italia al centro dell'opinione pubblica mondiale finalmente per una cosa buona!
Proviamo a ragionare all'inverso, ora, e mettiamo caso che il Papa avesse rinunciato all'appuntamento. I soldi erano stati già spesi, con il rischio che migliaia di turisti non sarebbero andati. Meno persone (una visita del Papa farà sempre più audience di una parola del Card. Scola), meno ricavi ma non meno spese. Annullare l'incontro, invece, avrebbe arrecato forte danno all'economia locale: pensiamo ai ristoranti e agli alberghi prenotati per il periodo: un improvviso annullamento avrebbe certamente provocato non pochi danni! Tutto ciò, quindi, non mi fa pensare ad un atto di sensibilizzazione verso coloro che soffrono per il terremoto, ma solo l'ennesima strumentalizzazione per attaccare il Papa e la Chiesa SPECULANDO sulla sofferenza dei tanti Emiliani che in questo momento si trovano in difficoltà. Questo, lasciatevelo dire, fa poco onore!

La cosa brutta di questi ragionamenti è che sono fatti da persone adulte e vaccinate. Uno degli ultimi attacchi si è consumato a cura di Enzo Iacchetti, nota personalità della TV a cui va la mia stima in quanto rappresenta la rarità di una TV assente da volgarità. Ecco quello che scrive attraverso Facebook:

Milano e' bloccata, e' arrivato il Papa. L'Emilia Romagna e' bloccata, e' arrivato il terremoto ! Il Papa e' andato alla Scala e stasera gli hanno suonato la Nona di Beehtoven, era seduto nel corridoio circondato dallo sfarzo di Cardinali Vescovi e signori e signore tra i più' ricchi della città e non solo. Gesù non l'avrebbero nemmeno fatto avvicinare vestito come sarebbe stato.
Gesu', sulle loro croci luccicanti, contro la sua volontà'.
In Emilia le Scale sono crollate e sotto c'e rimasta la povera gente, quella che ci rimette sempre, quella che la croce ce l'hanno sulle spalle da quando sono nati. Il Papa sta a Milano e blocca tutto per 3 giorni, ancora nessuno riesce ad immaginare quanti soldi costano questi tre giorni alla città' !! In Emilia i Pompieri, I Vigili del fuoco, i Volontari, hanno la faccia sporca e non dormono da una settimana e scavano per ridare la vita.
La Nona di Beethoven e' finita ! Il Papa batte le mani, e tutti battono le mani al Papa. Che tristezza di paese !!
E.IACCHETTI

Alla frase in neretto è stato già ampiamente risposto in precedenza, anzi, direi che all'intero messaggio è stato risposto in precedenza. Lo sfarzo che si accusa è il loro abito color porpora e la loro croce pettorale. Ecco cosa intendevo io, quando dicevo: "siam tutti bravi a fare i conti nelle tasche degli altri". Quest'incontro porta aria all'economia locale (volendo far un ragionamento materialista come quello fatto sopra!!!) quindi entrate contributive allo stato e quindi fondi che possono essere usati dallo Stato (se vuole!)  per la ricostruzione in Emilia. Signor. Iacchetti su una cosa lei ha ragione: "che tristezza di paese". E' vero, ha ragione. Ha ragione perché solo in un paese triste come questo tante persone possono muovere critiche, contro stanzia fondi per la ricostruzione e si muove aiutando la popolazione locale, stando comodamente seduti sulle proprie poltrone e salotti. Solo in un paese come questo, dove di tutte le tasse versate dai contribuenti (cifre da capogiro oltre il 40% di stipendio se ne va in tasse!!!) il solo l'0,8% è oggetto di critiche perché donato alla Chiesa Cattolica!!! E il restante 99,2% delle tasse che fine fanno? Se vuole rendere onore al vero, Signor Iacchetti e tutti voi Signori, che sparate a zero sulla Chiesa, perché non vi idignate 99 volte peggio per queste tasse che non si sa che fine fanno? Si muore per appendicite e per tonsillite negli ospedali, le strade sono spesso dissestate causando notevoli danni alle macchine (quando si è fortunati), l'istruzione è a livelli pessimi!!! E andate a contestare l'8 per mille dato alla Chiesa che, fra l'altro, è l'unica parte di tasse di cui avete la massima trasparenza! Abbia pietà, abbiate pietà anzi, ma tutto questo mi sembri sconfinare nel ridicolo, o peggio ancora, nell'ipocrisia. Si, un mondo ipocrita, che si ricorda degli altri solo nelle catastrofi mentre nella quotidianità si fa finta che vada tutto bene, senza curarsi dell'altro che tende la mano. In silenzio, l'unica voce è la Chiesa che aiuta concretamente persone bisognose ogni giorno, qui in Italia e anche all'Estero.

Per tutti i Cattolici, e per tutti coloro che vorranno dare il proprio sostegno alle popolazioni colpite, Domenica 10 giugno 2012 potete lasciare il vostro contributo durante le questue delle S.Messe. L'INTERO RICAVATO SARA' DEVOLUTO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO. Siate Generosi!

Lascio qui sotto le fonti riguardo gli stanziamenti di fondi, così da fermare in anticipo qualcuno che dirà di essermi inventato tutto:

Il Papa stanzia 100,000 € per le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia
Altri due milioni di euro dalla Presidenza CEI

A presto!
Alfonso

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